Psicologo, Psicoterapeuta infantile a Roma
Dottoressa Sara Di Francescantonio
Lavoro dal 2011 nell’ambito della psicologia e della psicoterapia per l’infanzia e la famiglia, dedicandomi con passione alla ricerca e al lavoro clinico con i bambini, i genitori e la relazione genitori-figli, in una prospettiva psicodinamica e psicoanalitica.
Ricevo a Roma Nord in zona Talenti
Ricevo per appuntamento telefonico, dal Lunedì al Sabato mattina, presso lo Studio di Psicologia e Psicoterapia in Via Pietro Aretino 63, a Roma in zona Talenti. Mi trovo in uno studio silenzioso e riservato, ben collegato, in una zona ricca di verde e con ampia possibilità di parcheggio in Largo Rovani.
Accoglienza e consulenza per la famiglia e il bambino.
La fase di accoglienza e conoscenza reciproca è sempre fondamentale per la buona riuscita di qualsiasi intervento psicologico e di psicoterapia, sia con gli adulti che con i bambini.
Io dedico particolare attenzione al momento della consultazione iniziale, in cui la persona o la famiglia presentano il proprio disagio e quello del figlio.
Inizialmente viene dedicato uno spazio di alcuni colloqui psicologici, necessari per offrire la giusta attenzione alla domanda della famiglia e ai bisogni del bambino.
I colloqui clinici si svolgono dopo aver fornito il consenso informato al trattamento psicologico, per l’adulto e per il minore, necessario per poter instaurare il rapporto con lo psicologo in uno spazio tutelato dal segreto professionale (D. Lgs. 30.6.2003, n.196) e dal clima di non giudizio.
Lo psicologo utilizza come strumenti di conoscenza il colloquio clinico, l’osservazione della relazione e del gioco infantile, ove necessario anche la somministrazione di questionari e test psicologici validi e attendibili ai fini valutativi o diagnostici.
Dopo aver concluso con una restituzione la fase di consultazione, verrà proposto il tipo di intervento più indicato, che potrà essere di carattere psicologico o psicoterapeutico, individuando insieme l’obiettivo comune del trattamento che potrà essere raggiunto in tempi che variano moltissimo, a seconda delle persone, del tipo di motivazione e di partecipazione al trattamento stesso; verranno indicati altresì, i costi e le modalità con cui verrà predisposto il setting e le sue modalità.
Quando rivolgersi allo psicologo?
In ogni momento in cui si sente la motivazione a trovare un nuovo equilibrio e a confrontarsi con se stessi e con l'altro, in uno spazio completamente soggettivo e tutelato. Solitamente questo avviene in corrispondenza di una crisi evolutiva, solitamente quando si avverte un disagio e il carico di sofferenza è troppo alto da poter gestire emotivamente e poter pensare, da soli.
L’essere genitore implica il prestare continuamente attenzione ai segnali personali, a quelli del bambino e a quelli degli altri contesti relazionali, educativo e dei pari, cogliendo, quando vi è, la necessità di fermarsi e cercare un aiuto.
Rivolgersi allo psicologo per una consultazione psicologica non è sinonimo di intraprendere un percorso di cura psicoterapeutica, ma significa potersi garantire uno spazio di attenzione tra i mille impegni quotidiani e nella vita di una grande città come Roma.
Con lo psicologo si cominciano a cercare significati al disagio, vedere altre possibilità e nuove prospettive. Sta poi a ciascuno di noi decidere come proseguire il personale percorso di crescita.
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Quando iniziare una psicoterapia in età evolutiva e con i genitori?
La psicoterapia con il bambino e con i genitori può essere indicata quando il senso di sofferenza che si avverte è persistente e investe diverse aree di funzionamento.
Questo può complicare il raggiungimento di tappe di sviluppo psico-affettivo, necessarie per l’adattamento del bambino nei diversi contesti di vita, familiare e scolastico, e può rendere più complicato il compito dei genitori o condurre a sperimentare una crisi con se stessi e il proprio ruolo.
La psicoterapia psicodinamica è particolarmente indicata per affrontare temi e difficoltà legate allo sviluppo delle relazioni significative, affettive e di attaccamento, per rendere più armonioso il rapporto con se stessi e le diverse parti di sé, soprattutto nello sviluppo, e per acquisire una maggiore consapevolezza del proprio ruolo soggettivo in rapporto agli altri.
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